martedì 18 dicembre 2012

Yule

Storia
Yule è una festa della tradizione germanica precristiana celebrata tra il 21 e il 23 Dicembre ed assorbita dal cristianesimo nella festività del Natale. Esso si trova nel punto esatto in cui la ruota dell'anno finisce di girare per iniziare, in seguito, a risalire: è il solstizio d'inverno, il giorno in cui l'oscurità ha una durata più lunga, ma proprio da questo momento in poi le giornate ricominceranno ad allungare. Secondo la tradizione, infatti, è in questa notte che la Grande Madre da vita al Sole Bambino; come si può notare, la credenza della Madre che da alla vita il Dio Sole, la Luce, è molto più antica della tradizione cristiana.
I greci festeggiavano il Dio Kronos, in oriente vi era il Sol Invictus, mentre dal 17 al 23 Dicembre i romani festeggiavano i Saturnalia, durante i quali venivano fatti banchetti, ci si scambiavano doni (strenne) e gli schiavi acquistavano momentaneamente libertà. In Islanda Yule è un periodo di riposo (in attesa del lavoro da compiersi alla rinascita della Primavera), celebrato per tutto il Medioevo fino alla Riforma. Le confraternite di artigiani del IX secolo (gilde) vennero denunciate dalla chiesa cattolica in quanto il 26 Dicembre si riunivano dando luogo a grandi banchetti in cui si evocavano i demoni e gli spiriti dei morti al fine di festeggiare "il Dio Pagano Jul".
Quando i missionari cominciarono a convertire le popolazioni germaniche al cristianesimo, papa Gregorio Magno propose l'integrazione della festa nel Natale, riprendendone anche la simbologia.

Simboli

  • Alcuni credono che in realtà fosse Odino a portare i doni; questo si sarebbe poi trasformato, nell'epoca vittoriana, in Babbo Natale, un felice elfo grasso e longilineo, originariamente vestito di nero e che poteva trasformarsi in un essere da temere per le persone cattive.
  • Un pezzo di ceppo, principalmente di Quercia, veniva preso da un albero non-vivo (occorreva lasciare un'offerta in cambio) e tenuto in casa per protezione; esso veniva decorato con aghi di pino e pigne, quindi o tenuto per l'anno seguente o bruciato nel fuoco (il caminetto) per simboleggiare il ritorno del sole. Oppure si può decorare il ceppo facendovi tre fori per inserirvi delle candele:  rossa-verde-bianca (rappresenta la stagione), verde-oro-nero (rappresenta il Dio Sole), bianca-rossa-nera (rappresenta la Grande Dea)
  • La ghirlanda è il simbolo di Yule in quanto rappresenta la ruota che gira
  • Il vischio e l'agrifoglio sono simboli di Yule, così come gli alberi sempreverdi, che rappresentano il perdurare della vita anche attraverso l'inverno; non a caso l'albero di Natale è un abete.
  • L'angioletto sopra l'albero diventa una streghetta in molti paesi germanici al fine di rappresentare la Crona, la vecchia Dea che presiede questa fase dell'anno. L'ometto di marzapane rappresenta invece i prigionieri che, si dice, le tribù germaniche impiccavano agli alberi per 9 giorni così come Wodan (divinità del pantheon anglosassone corrispondente al vichingo Odino) era stato impiccato all'albero della Vita per ottenere la conoscenza delle rune.

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